Twopianosproject

Matteo Fossi e Marco Gaggini

Matteo Fossi e Marco Gaggini si conoscono a Firenze nel 2004 nella classe di Pier Narciso Masi, Maestro che li accompagnerà fino al 2008 in un fondamentale percorso di formazione e perfezionamento. Scoprono presto di essere accomunati dalla medesima visione del pianoforte e del suo ruolo nei nostri tempi: suonare insieme a quel punto ha rappresentato il modo più naturale per portare avanti le proprie idee.

Nel 2006, quasi per caso, vengono a conoscenza della trascrizione originale per due pianoforti della Quarta Sinfonia di Johannes Brahms. La studiano, la eseguono in concerto, si legano ad essa con un affetto speciale. Inizia così un cammino, lento quanto avvincente, fatto di studio e ricerca, di pause e ripensamenti. Questa partitura è stata come un sasso lanciato nell’acqua: le onde da essa create, o, parafrasando,  gli interrogativi da essa posti, hanno obbligato a guardare oltre, a cercare altre pagine simili, ad indagare sulla loro storia, sul loro significato e il loro valore estetico.

Il duo pianistico prende una direzione precisa, nasce Twopianosproject: l’intento è restituire al pianoforte il ruolo di “strumento” libero di esplorare non solo il proprio repertorio, ma di farsi portavoce della Musica in senso lato, così come veniva inteso dai più grandi musicisti dell’Ottocento e del primo Novecento.

Accanto al repertorio tradizionale per la formazione a due pianoforti, il campo delle trascrizioni d’autore diventa il terreno prediletto di ricerca. Nel 2009 il Duo Fossi-Gaggini incide per Fenice DM le versioni per due pianoforti della Quarta e della Prima Sinfonia (quest’ultima in prima registrazione assoluta) di Johannes Brahms. Il disco viene molto apprezzato dalla critica e dalla stampa specializzata. Gli stessi consensi arrivano per la seconda produzione: il cofanetto edito da Universal Clasic & Jazz con la registrazione di tutte e quattro le sinfonie di Brahms nelle versioni per due pianoforti (l’op. 73 in prima registrazione assoluta).

«[...]I due giovani strumentisti, che al “progetto” si sono preparati con uno studio preliminare molto accurato...realizzano il loro compito con grande professionalità e autentico senso musicale. Molti problemi esecutivi sono gli stessi di una versione con orchestra. Problemi qui risolti in modo eccellente». (Riccardo Risaliti, Musica, 2009)

«Due giovani pianisti in missione con Brahms [...] colgono la lineare densità del discorso nella severa serietà del suono pianistico. La marea sonora evocata dall’orchestra brahmsiana, piena e risonante, diventa al pianoforte una asciutta dimostrazione dei contenuti evidenziati dalla fremente emotività connaturata al brano ma dimostrata con la commovente forza di convincimento della logica che comprende e svela». (Claudio Strinati, Il Venerdì di Repubblica, 2009)

«[...]interpretazioni solide e lucide, i due interpreti mostrano di saper fraseggiare con nobiltà, il Finale della Quarta è risolto magnificamente in tutto il suo splendore sonoro e in tutta la sua forza drammatica». (Luca Segalla, Musica, 2011)

Il progetto discografico Brahmsiano si conclude nel 2012 con l’incisione della Sonata op.34/b, le Variazioni su un Tema di Haydn op.56/b e la versione per pianoforte a quattro mani della Ouvertüre Tragica op. 81. Il disco è edito da Decca. Anche il repertorio delle trascrizioni per pianoforte a quattro mani è terreno di scoperta: oltre all’Ouverture di Brahms, Fossi e Gaggini eseguono in prima italiana la versione della Nona Sinfonia op. 70 di Shostakovich curata dall’autore, oltre a trascrizioni più conosciute come quella di La Mer di Debussy.

Il Duo si impegna a fondo in un progetto musicale all’anno: il 2013 è la volta di Bartòk e Ligeti. Per la prima volta, in un unico progetto discografico, viene registrata l’intera opera per due pianoforti dei due autori ungheresi: una sfida ardua, forse la più complessa fino ad ora affrontata. Ancora trascrizioni avvincenti (Il mandarino meraviglioso e Suite op. 4 di Bartok), ancora dei “giganti” per questa formazione (Sonata per due pianoforti e percussioni di Bartòk, Tre Pezzi di Ligeti). Il doppio cd è edito da Brilliant Classics. Nel 2017 Brilliant ha pubblicato le ultime "avventure" discografiche del Duo, dedicate a Poulenc e a Schönberg.

Accanto al lavoro di ricerca e di incisione, l’attività concertistica: il Duo dal 2007 si è esibito in importanti festival e sale in Italia, anche in diretta Radio (fra i quali: Auditorium di Milano, I Concerti del Quirinale di Roma, Fondazione W. Walton di Ischia), Francia (Parigi), Polonia (Varsavia), Austria (Vienna, Arnold Schönberg Center), Ungheria (Budapest) e Corea del Sud (Seoul).

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